Hunting...
tornata nella mia città, o almeno in quella che viene dneominata città.
ma non mi fermo nei particolari, dico che sono tornata ad oristano e basta, dalla breve, per fortuna mia, gitarella al fantastico e un po inquietante paesedimianonna.
ma la mia nonna non cè più, quindi diciamo il paese di cui è originaria mia madre.
come poteva perdersi la fantastica festa di San Pietro, i suonatori di chitarra, le canzoni sarde, cavalli che corrono, processioni deserte e pezzi di intonaco che cadono in casa.
e come poteva privarci di tali visioni?
noi, che siamo la sua famiglia, ovvero io e mio padre (mia sorella assente per motivi di studio, certo come no, dillo a qualcun'altra), l'abbiamo seguita. ovvero mio padre ha guidato e io dietro tenendo il cane, sedevo in macchina con uno sguardo semi-depresso.
ormai quel paese mi fa venire la depressione.
in ogni zona respiro aria di morte e desolazione.
vuoto, vuoto immenso.
per non parlare della casa.
odio vederla. odio starci dentro con quella puzza di chiuso che cè.
ma soprattutto odio dormirci, starci la notte, soprattutto sola.
non so quanta gente sia morta in quella casa, quante persone decedute proprio nel luogo in cui dormivo, e quanto è inquietante dormire in un posto vecchio e pieno di scricchiolii sinistri (aggettivo degno di un libro di king).
con quelle campane poi.. quelle campane che suonano per scandire le ore le mezzore e i quarti d'ora.
e poi tante piccole cose che mi fanno paura.
cose vecchie.
crocifissi, madonne, cose d'un tempo e mobili vecchi che potrebbero contenere qualsiasi cosa, per quanto mi riguarda.
la festa comincia alle dieci e mezza.
io esco e mi faccio un giro, lasciando il pc in standby convinta di tornare subito per vedermi pulp fiction per l'ennesima volta.
e cosi faccio.
esco ascolto un minuto quei cantanti sardi
e rientro.
tanto la festa è proprio a fianco a casa, come tutto, d'altronde, in quel paese.
rientro nel buio, ma non ho paura, mi fanno gia abbastanza paura quelle voci.
mi sdraio nel letto e guardo il film.
poi dormo, sono stanca.
perchè la notte prima ho dormito solo 5 ore, per via di altri casini, di litigi, di incomprensioni, di tristezza e di ansia e nausea.
verso l'una prendo sonno scrivendo allo stesso amico con cui avevo litigato la notte scorsa.
"dormo, se ho paura ti tuono di messaggi"
sono una persona abbastanza paurosa, molto paurosa. piango per tutto. soprattutto per the ring.
alle due e mezza sento mia madre. è tornata e viene a dormire nel letto con me.
all'inizio non ero tanto contenta, visto che il naso otturato e deviato le provoca un insopportabile russare durante il sonno, infatti le dico:
"ma perchè cavolo sei venuta a dormire qui?"
ma vabbe, pazienza.
ormai ero sveglia, e non potevo fare a meno di sentire i vari rumori provenienti dal suo russare, dal cane e dalle persone che erano fuori, gli ultimi reduci della festa in vellutini che sicuramente avevano il consueto bicchiere di vino in mano, sempre pieno fino all'orlo, mi raccomando.
e all'improvviso sento un fischio fortissimo
sssffffffffffiiiiiiiiiiiiii
mi giro verso il computer, aveva fischiato il microfono. non so erchè visto che era in standby, ma aveva fischiato.
lo apro e premo il bottone per spegnerlo.
mia madre dice:
"è perchè fa interferenza con l'apparecchiatura che stanno smontando?"
"sisi dev'essere quello" rispondo io
ma non ne ero sicura.
non lo so, ma secondo me non era quello. ma non dico nulla.
voglio sopo postare una foto, una che mi ha sempre incuriosito troppo e che mi fa piangere.
io ho una mia teoria su quelle macchie che ci sono sullo specchio. forse sono pazza però la ho.