03 dicembre 2006

a volte..

a volte senti la necessità di parlare con un amico, di raccontargli parte della tua vita.
a me viene spesso questa voglia, ma nn mi va di annoiare gli altri con i cazzi miei, con le mie cazzate che son noiose, cosi ho deciso, per questa volta, di scriverle nel blog.
stamattina mi son svegliata dopo aver fatto un sogno gowiththeflowatore (che testa che ho :/) e allora ho pensato, stando a letto, per un oretta, o poco più.
ho pensato a tante cose, dal sogno, fino alle cose più disparate come il fatto che nn so se sto bene qui, fino al fatto che sono una fallita e che nn sono mai stata cosi lontana da casa. 54 giorni lontanissima.. senza di loro.. mi ricordo quando soon stata lontana da casa come quando ero piccolina e andavo a dualchi da nonna e zio. ma al massimo era una settimana!! non mesi!!!
come quando zio antonio era venuto a casa e mi aveva detto "dai vieni cosi fai compagnia a nonna e zio" ed io pensando al fatto di "evadere" dalla mia famiglia, soprattutto da mia madre, avevo accettato con felicità. ed ero andata. ma appena varcta la soglia di quella casa stavo gia male, e mi mancavano tutti... o come quando c'era anche cristina e io volevo sentire a tuti i costi mamma ed ero andata verso il telefono convintissima e con le lacrime agli occhi, facendo il numero 70383, senza prefisso prima(quando ero piccola per le chiamate provinciali nn bisognava fare il prefisso, e credevo fosse cosi anche per le extraprovinciali), e mi aveva risposto una signora.. io subito ho urlato "mammaaaa" con la voce strozzata dal pianto e la donna mi aveva detto qualcosa tipo no, piccola hai sbagliato numero. subito erano accorsi cry nonna e zio dalla cucina, prendendo il telefono e scusandosi con la signora..
certo che non ce la potevo fare!!!
o quando dovevo rimanere a dualchi e papà doveva tornare ad oristano.. dualchi mi piaceva, ma mi sarebbe mancato troppo papy e cosi mi nascondevo nella macchina, nel sedile di dietro, convinta che non mi vedesse.. invece dovevo rimanere li per forza.
eppure mi divertivo li. avevo il mio giro di amici, uscivo, anche da sola, andavo alle feste con tiziana, giocavo un casino, rubavamo l'uva dal cortile vicino a casa di milena. insomma mi divertivo perche era qualcosa di diverso da oristano. uno stacco dalla routine. eppure ultimanente non mi piaceva piu.. forse perche non avevo piu amici, ne parenti, ormai.
mi annoiavo ad andar li. mi faceva schifo la campagna, che, invece, adoravo quando ero più piccola. non so perchè. si cresce...e tutto cambia anche noi cambiamo, anche se diciamo sempre "io non cambierò mai". è una frase inutile, perche tanto sappiamo che è un passaggio inevitabile. duro, ma inevitabile. e io sono cambiata da quando ero piccola, e molto.

Nessun commento: