senza titolo #2
si chiuse la porta dietro di se.
vi si appoggiò pesantemente con le mani dietro la schiena. ancora gelate per via dell'intenso freddo.
tirò un sospiro come per levarsi via tutte le ansie del giorno
, e si guardò intorno. guardò la sua casa metre automaticamente metteva le chiavi sopra il mobile, che si trovava sulla destra, nel piccolo ingresso.
salì molto lentamente il gradino per accedere all'atrio, scrollandosi via il freddo.
si tolse il cappotto, e lo mise nell'attaccapanni.
entrò in salone.
-ciao amore, buona giornata oggi a lavoro?
-si- rispose lei, con un sorriso dolce sul volto.
era tutto uguale.
la solita routine giornaliera si ripeteva da un anno, da quando francesco era entrato nella sua vita cosi inaspettatamente, come nessuno aveva mai fatto prima.
tutti i ragazzi precedenti si erano rivelati delle delusioni e francesco sembrava l'unico che la capisse e che la amasse per quel che era. e lei, che non era ambiziosa, si accontentava di questo, e ne era felice.
mangiarono, e, prima di andare a letto, guardarono i soliti programmi alla televisione, godendosi i pochi attimi insieme.
la mattina seguente le prese il telefono e compose il numero:
-pronto
-roberto, ciao
-buongiorno carlotta
-senti, ti andava un caffè più tardi?
-con piacere
-va bene, a dopo, ci vediamo verso le tre all'inn
vi si appoggiò pesantemente con le mani dietro la schiena. ancora gelate per via dell'intenso freddo.
tirò un sospiro come per levarsi via tutte le ansie del giorno
, e si guardò intorno. guardò la sua casa metre automaticamente metteva le chiavi sopra il mobile, che si trovava sulla destra, nel piccolo ingresso.
salì molto lentamente il gradino per accedere all'atrio, scrollandosi via il freddo.
si tolse il cappotto, e lo mise nell'attaccapanni.
entrò in salone.
-ciao amore, buona giornata oggi a lavoro?
-si- rispose lei, con un sorriso dolce sul volto.
era tutto uguale.
la solita routine giornaliera si ripeteva da un anno, da quando francesco era entrato nella sua vita cosi inaspettatamente, come nessuno aveva mai fatto prima.
tutti i ragazzi precedenti si erano rivelati delle delusioni e francesco sembrava l'unico che la capisse e che la amasse per quel che era. e lei, che non era ambiziosa, si accontentava di questo, e ne era felice.
mangiarono, e, prima di andare a letto, guardarono i soliti programmi alla televisione, godendosi i pochi attimi insieme.
la mattina seguente le prese il telefono e compose il numero:
-pronto
-roberto, ciao
-buongiorno carlotta
-senti, ti andava un caffè più tardi?
-con piacere
-va bene, a dopo, ci vediamo verso le tre all'inn
3 commenti:
ho un'amica che si chiama carlotta
e io un amico ke si chiama francesco
i nomi sono studiati :)
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