14 aprile 2007

la Verità che ricordavo

Da bambina ero una piccola peste simpatica, isterica e un po imbranata.
in pratica ero la bibi attuale però più bassa, tonda e meno saputella, o forse no. boh.
alla veneranda (nella veranda) età di sei anni, o cinque, uscivo con mia sorella e i suoi amici adolescenti, con i jeans a vita altissima, le magliette metallare, vespa, motorino, rossetto pesante, code e chi più ne ha più ne metta.
insomma era all'incirca il 1993/4 ed io ero la mascotte del gruppo, con i miei pantaloncini "ciclisti" neri con i maiali rosa con gli occhiali da sole, i preferiti di adriano.
una volta stavamo mangiando caramelle offerte da mia zia.
bibi. dove la butto la carta?
gruppone. per terra
bibi. non si puo
gruppone. ...
guarda lo vedi dove cè quell alberello morto?
bibi. si
gruppone. ecco, butta la carta li, cosi poi nasce un albero di caramelle
bibi. che belloooo

vado. e butto la carta li, sicura che l'albero sarebbe cresciuto, e assicurandomi che la carta rimanesse al caldo.
non ricordo le espressioni dei loro visi. mi sembra di ricordare molte risate.

3 commenti:

Quintin ha detto...

va bene che io pensavo che il mio vicino mangiasse i bambini (perchè aveva la barba), ma tu che pensavi che esistessero gli alberi delle caramelle..

Biby__ ha detto...

quindi barba = fame di bambini..
vestito di rosso con "il capitale" in mano?
razionalissimo...

Maura ha detto...

sicuramente ricordi bene...
hai mai controllato? Magari l'albero è cresciuto sul serio... =P Non si può mai sapere... =)=P